Il DSM-5 definisce il disturbo della condotta come un comportamento ripetitivo e persistente in cui vengono violati i diritti fondamentali degli altri o le principali norme e regole sociali. Può essere presente crudeltà verso le persone o gli animali, distruzione intenzionale della proprietà altrui, frode o furto.
A fronte di questi comportamenti può esserci la mancanza di rimorso o senso di colpa, l'insensibilità verso i sentimenti degli altri, l'indifferenza per le conseguenze delle proprie azioni e un'affettività superficiale o un'anaffettività.
Spesso le conseguenze del disturbo della condotta sono la sospensione o l'espulsione dalla scuola, problemi dell'adattamento lavorativo, difficoltà legali, malattie a trasmissione sessuale, gravidanze indesiderate, lesioni fisiche causate da incidenti o colluttazioni. In generale il disturbo della condotta è spesso associato a un inizio precoce dell'attività sessuale, dell'uso di alcol, fumo e sostanze illegali. Questo potrebbe portare, in età adulta, a conseguenti problemi di salute.
Il disturbo della condotta non va confuso con il disturbo oppositivo/provocatorio e il disturbo da deficit di attenzione/iperattività.
Il disturbo oppositivo/provocatorio si associa a comportamenti meno gravi rispetto a quelli associati al disturbo della condotta, non comprende l'aggressione a persone o animali, per esempio. Inoltre il disturbo oppositivo/provocatorio, a differenza di quello della condotta, è associato a problemi di disregolazione emozionale.
La persona con deficit di attenzione/iperattività, invece, può mostrare un comportamento dirompente, che però non viola le norme sociali o i diritti degli altri, come accade in presenza di un disturbo della condotta.
A fronte di questi comportamenti può esserci la mancanza di rimorso o senso di colpa, l'insensibilità verso i sentimenti degli altri, l'indifferenza per le conseguenze delle proprie azioni e un'affettività superficiale o un'anaffettività.
Spesso le conseguenze del disturbo della condotta sono la sospensione o l'espulsione dalla scuola, problemi dell'adattamento lavorativo, difficoltà legali, malattie a trasmissione sessuale, gravidanze indesiderate, lesioni fisiche causate da incidenti o colluttazioni. In generale il disturbo della condotta è spesso associato a un inizio precoce dell'attività sessuale, dell'uso di alcol, fumo e sostanze illegali. Questo potrebbe portare, in età adulta, a conseguenti problemi di salute.
Il disturbo della condotta non va confuso con il disturbo oppositivo/provocatorio e il disturbo da deficit di attenzione/iperattività.
Il disturbo oppositivo/provocatorio si associa a comportamenti meno gravi rispetto a quelli associati al disturbo della condotta, non comprende l'aggressione a persone o animali, per esempio. Inoltre il disturbo oppositivo/provocatorio, a differenza di quello della condotta, è associato a problemi di disregolazione emozionale.
La persona con deficit di attenzione/iperattività, invece, può mostrare un comportamento dirompente, che però non viola le norme sociali o i diritti degli altri, come accade in presenza di un disturbo della condotta.