DEFICIT DELL'ATTENZIONE E IPERATTIVITA'
Il DSM 5 definisce il Disturbo da Deficit dell’Attenzione ed Iperattività (DDAI) o ADHD (Attention-Deficit Hyperactivity Disorder) come un disturbo dello sviluppo neuropsichico del bambino caratterizzato da un pattern persistente di disattenzione e/o iperattività – impulsività che interferisce con il funzionamento o lo sviluppo. I diversi sintomi di disattenzione o di iperattività-impulsività sono presenti prima dei 12 anni, si presentano in due o più contesti (es. casa, scuola, sport) e vi è una chiara evidenza che essi interferiscono o riducono la qualità del funzionamento sociale e scolastico.
Disattenzione: i sintomi sono persistenti per almeno 6 mesi con un’intensità incompatibile con il livello di sviluppo, e che ha un impatto negativo diretto sulle attività sociali e scolastiche/ lavorative. I sintomi non sono soltanto una manifestazione di comportamento oppositivo, sfida, ostilità o incapacità di comprendere i compiti con le istruzioni.
Per Disattenzione si manifesta a livello comportamentale come divagazione dal compito, mancanza di perseveranza, difficoltà a mantenere l’attenzione e disorganizzazione, e non è causata da atteggiamento di sfida o da mancanza di comprensione.
Iperattività e impulsività: i sintomi sono persistenti per almeno 6 mesi con un’intensità incompatibile con il livello di sviluppo, che ha un impatto negativo diretto sulle attività sociali e scolastiche.I sintomi non sono soltanto una manifestazione di comportamento oppositivo, sfida, ostilità o incapacità di comprendere i compiti e le istruzioni.
L’iperattività si riferisce a un eccessiva attività motoria in momenti in cui essa non è appropriata, o a un eccessivo dimenarsi, a tamburellamenti o loquacità.
L’impulsività si riferisce ad azioni affrettate che avvengono all’istante, senza premeditazione, e che hanno un alto potenziale di danno per l’individuo. L’impulsività può riflettere un desiderio di ricompensa immediata o un’incapacità di ritardare la gratificazione. Comportamenti impulsivi possono manifestarsi come invadenza sociale (per esempio interrompere gli altri in modo eccessivo).
Inizia nell’infanzia.
L’ICD 10 lo inserisce tra i disturbi ipercinetici caratterizzati da un esordio precoce (di solito nei primi 5 anni di vita) una mancanza di perseveranza nelle attività che richiedono un impegno cognitivo ed una tendenza a passare da un’attività all’altra senza completarne alcuna, insieme ad una attività disorganizzata, ma regolata ed eccessiva.
Disattenzione: i sintomi sono persistenti per almeno 6 mesi con un’intensità incompatibile con il livello di sviluppo, e che ha un impatto negativo diretto sulle attività sociali e scolastiche/ lavorative. I sintomi non sono soltanto una manifestazione di comportamento oppositivo, sfida, ostilità o incapacità di comprendere i compiti con le istruzioni.
Per Disattenzione si manifesta a livello comportamentale come divagazione dal compito, mancanza di perseveranza, difficoltà a mantenere l’attenzione e disorganizzazione, e non è causata da atteggiamento di sfida o da mancanza di comprensione.
Iperattività e impulsività: i sintomi sono persistenti per almeno 6 mesi con un’intensità incompatibile con il livello di sviluppo, che ha un impatto negativo diretto sulle attività sociali e scolastiche.I sintomi non sono soltanto una manifestazione di comportamento oppositivo, sfida, ostilità o incapacità di comprendere i compiti e le istruzioni.
L’iperattività si riferisce a un eccessiva attività motoria in momenti in cui essa non è appropriata, o a un eccessivo dimenarsi, a tamburellamenti o loquacità.
L’impulsività si riferisce ad azioni affrettate che avvengono all’istante, senza premeditazione, e che hanno un alto potenziale di danno per l’individuo. L’impulsività può riflettere un desiderio di ricompensa immediata o un’incapacità di ritardare la gratificazione. Comportamenti impulsivi possono manifestarsi come invadenza sociale (per esempio interrompere gli altri in modo eccessivo).
Inizia nell’infanzia.
L’ICD 10 lo inserisce tra i disturbi ipercinetici caratterizzati da un esordio precoce (di solito nei primi 5 anni di vita) una mancanza di perseveranza nelle attività che richiedono un impegno cognitivo ed una tendenza a passare da un’attività all’altra senza completarne alcuna, insieme ad una attività disorganizzata, ma regolata ed eccessiva.